domenica 6 giugno 2010

Modena, Cardone (PSI) sulla querelle della vendita di azioni della Unicredit Banca spa da parte della FCRM 03 mag 10


Certe cose che stanno facendo discutere i “palazzi modenesi” con annesse sedi “distaccate”, non sono di facile comprensione,per chi tutti i giorni deve portare a casa la “pagnotta”. Cercheremo, anche attraverso interrogativi, di capire con un pacato ragionamento come stanno le cose.

All’attuale i punti caldi della città :

- Via Emilia – sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

- Piazza Grande – sede del Sindaco di Modena

- Viale Martiri della Libertà – sede del Presidente della Provincia di Modena

- Via Pasolini – sede della Confapi Apmi Modena

Un collante ,potente,lega questi importanti “palazzi” e sedi staccate : la “ lottizzazione “ del sistema politico-economico modenese con alla testa il partito di maggioranza relativa e correnti incorporate e solo a titolo di mera ricapitolazione ricordiamo,ai sordi di ritorno, le nomine del marzo 2006,di rappresentanti modenesi,nel sistema bancario ( Fondazione ed altre collegate ) ,quasi tutti in quota PDS e Margherita, quasi marginale, ad esempio, l’Università ed altre realtà economiche e sociali.
La nostra attenzione,al momento, si è fermata sul rappresentante di una associazione,con interessi nell’importante e redditizio settore dei lavori edili e stradali,in quota “politica” per l’accesso alla Presidenza della Carimonte Holding.
E’ nota la “ querelle “ tra i rappresentanti legali della Carimonte Holding e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e l’innesco fornito dal Consigliere Regionale Richetti. Sulla questione, sono,giustamente intervenuti sia il Sindaco di Modena che il Presidente della Provincia di Modena e citiamo,sempre al momento, solo gli interventi istituzionali.
La decisione della Fondazione di vendere azioni della Unicredit Banca Spa,con un ricavo atteso di € 214.000 milioni è frutto di una autonoma determinazione dell’Istituto e qui nessuno può contestarne la legittimità,del resto il tutto è tecnicamente e giuridicamente motivato..
Si parla di “ disilliniamento “ tra chi giuridicamente è chiamato a decidere e chi,sempre giuridicamente e tenuto ad ottemperare, i fatti comunque stanno assumendo connotati di guerra tra “ bande “ bene fanno i contendenti ad esporre le loro tesi nel confronto,atteso,con la società economica modenese.
Richetti,per lanciare la sfida,ha utilizzato la “ metafora” del “ treno Modena in deragliamento e senza guidatore”.
Gli abbiamo dato ragione,visto che la città, è ferma con navigazione a vista. Problemi di equilibri politici interni ai due maggiori partiti nella attuale logica bipartitica ingessano la città.
Le elezioni regionali sono archiviate,bisogna governare con la ripresa della politica delle “ cose “ e noi saremo di fianco di chi andrà nella direzione dei “ fatti “ e non degli “annunci”.
Ad ulteriore momento di confronto chiediamo agli interlocutori che contano : come vanno lette le legittime,recenti, manovre intorno alla Banca Popolare di Modena con i fatti sopra enunciati ? .
Un ultima cosa : abbiamo letto la pubblicazione edita da Confapi Apmi Modena n° 46 dell’aprile scorso, ed abbiamo visto come,questa, si è specializzata a “ lisciare il pelo al gatto “ con tale destrezza da procurare “ fuse “ e ci riferiamo alla intervista,a tutta pagina,all’ex Sindaco di Sassuolo,attivo nel movimento correntizio degli ex margheritini, ma con l’importante e novello incarico di Presidente della neonata “ Autostrada Regionale Cispadana “ che dovrà “ realizzare e gestire” l’arteria. Regionale. Nel merito del progetto,non ci piace il tracciato,cosa che motiveremo a suo tempo e luogo,come non ci piace la gestione dell’Autostrada del Brennero spa.
Ogni altro commento sarebbe inutile, comunque , ci auguriamo un pochino di “ buon senso “ con un auspicabile passo indietro da parte di chi è figlio della lottizzazione selvaggia del 2006 ,mentre si chiede agli attori di prima fila,la scelta di soggetti qualificati , non ci scandalizziamo della “pratica” della lottizzazione ,ma che siano qualificati,senza dimenticare la Università, proprio nell’interesse dei tanti,sani,soggetti economici che operano nella società modenese.
C’è qualcuno,con vera faccia di bronzo, che si straccia le vesti per le dichiarazione dei Leghisti di volere partecipare alla lottizzazione delle banche……,suggeriamo,ai Leghisti, di passare da Modena per prendere qualche lezione dagli ex margheritini,alias,ancora, democristiani di sinistra.

(Mario Cardone, Direzione Provinciale PSI Modena)

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