venerdì 30 luglio 2010

Modena, il punto per le maggioranze di sinistra


Prima delle ferie estive e in attesa dell’inizio delle grandi feste di settembre, è bene fare il punto per le maggioranze di sinistra ( ma anche per le minoranze di sinistra) che governano i comuni. Con tutto quello che è avvenuto, il silenzio assordante che c’è nel PD preoccupa non poco i socialisti che, con il loro scarsissimo risultato, sono ugualmente determinanti per le maggioranze a cominciare da quella di Modena. Nel capoluogo è avviato un grande dibattito che però vede principalmente istituzioni e società civile partecipare attivamente in assenza dei partiti che al massimo lasciano uscire qualche “spiffero” legato agli assetti e ai “ posticini”.
Onde evitare che ci addormentiamo e poi facciamo scoppiare le solite bolle di sapone facciamo presente le seguenti note:

1) è necessario ribadire il senso dell’unità non silenziosa, ma operativa. In sostanza le idee chi ce le ha deve metterle a disposizione. E i partiti hanno un obbligo morale di sviluppare questa azione;

2) I programmi vanno aggiornati sia sulla base del post-crisi, della finanziaria del governo e delle nuove esigenze che la collettività mette in evidenza. Scuola, Università, tecnologia e green -economy hanno bisogno di scelte strategiche e di investimenti effettivi. Il Welfare va rivisto secondo le nuove esigenze dei più poveri e di chi perde il lavoro. Non più tutto a tutti ma le famiglie che hanno due redditi debbono contribuire di più.

3) A proposito di finanziaria emerge su tutti il problema della spesa pubblica e di come reperire le risorse. In particolare al nuovo ruolo dell’ente locale di contrasto all’evasione fiscale. A proposito di federalismo una strategia unitaria del centrosinistra non c’è e va trovata. Questo è un grande tema da dibattere e per il quale accreditarsi come forza di governo nazionale e locale.

4) Ciò che sta accadendo nella Lega dimostra quanto spazio ci sia per recuperare un ruolo dei riformisti riportando a casa una parte importante di quel movimento attraverso il rinnovamento e i partiti – movimenti leggeri e disponibili. Le prossime elezioni amministrative nei comuni modenesi, attraverso il sistema delle liste civiche, può e deve determinare un’inversione di tendenza politicamente di livello e in grado di mettere un corpo di amministratori nuovo al servizio dei cittadini. Sappiamo che su tale questione le valutazioni sono diverse, ma fondamentalmente nei comuni della montagna così come a Finale Emilia può diventare decisivo per il mantenimento delle maggioranze.

5) Uno degli elementi che ha sempre caratterizzato la sinistra riformista (PSI) e il vecchio PCI è quello di mantenere i patti che venivano fatti. Dopo le elezioni regionali si nota un impacciato silenzio e ci si disperde verso richieste che non hanno nulla a che vedere con i patti elettorali. Occorre, a differenza di quello che fa il governo centrale dare corso agli accordi con le nomine negli enti così come è stato pattuito, e non solo sistemando gli anziani scaduti da altri incarichi. E’ questo il primo elemento per dimostrare la saldezza dei principi che rende forte e coesa ogni maggioranza.

Paolo Cristoni, Mario Cardone
Psi Modena

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