venerdì 30 luglio 2010

Nota di Cardone (Psi) sulla tassazione locale e proposte per calo pressione tributaria locale


In questo periodo, anche se caratterizzato da un clima festaiolo favorito dal caldo estivo, vorrei ricordare ai cittadini sassolesi, ma anche alle forze politiche di maggioranza e di minoranza, che si sta preparando, da parte del Governo Centrale, una importante manovra economica fondata, principalmente su tagli “orizzontali”, agli Enti Locali (Comuni, Provincie e Regioni).
Si dice che non vengono messe le mani nella tasche degli italiani con nuove tasse, è vero se parliamo delle tasse dello Stato, credo che ne vengono pagate abbastanza, ma state tranquilli che la Giunta sassolese, per far quadrare i conti, dovrà per forza mettere le mani nelle nostre tasche.
Ho già detto che i sassolesi nel 2008 hanno pagato, in media, 620 euro di tasse locali, comprese nella media regionale che è pari ad euro 2.541 e che a questa ultima media andrebbero aggiunti i circa 180 euro per il “ rusco”.
Segnali contraddittori vengono da Hera che gestisce la tassa sul rusco,mostro giuridico chiamato “ TIA” che per il 2010 ha aumentato, regolarmente deliberato dalla Giunta, il prelievo del 2,55 % e con un servizio non sempre soddisfacente, quindi ogni sassolese, nel 2010 pagherà in media 200 euro per la “monnezza”.
La Giunta e le forze politiche sono chiamate a fare delle scelte prioritarie nella spesa per ridurre la tassazione locale o per non mettere le mani nelle nostre tasche.
Una prima valutazione riguarda la Sassuolo Gestioni Patrimoniali srl, controllata interamente dal Comune, che tra le “ attività “ registra il centro di costo “eventi“, retaggio del passato, ma ripreso allegramente dalla attuale maggioranza politica, che presenta un ricavo previsto, per il 2010 di euro 239.000 ed un costo di euro 654.000.
La gestione del centro di costo “eventi riguarda tutta la attività di promozione del territorio come quella della organizzazione e gestione degli eventi tipici della città”, cosa bella e interessante ma secondo me bisognerebbe fermarsi un pochino, anzi il ramo di azienda, andrebbe ceduto al tessuto economico della città (Confindustria Ceramica,Acimac,APMI,Associazioni dei Commercianti,Associazioni degli Artigiani) e con tutta la “camionata“ di soldi che stanno per arrivare per la “bretella“ qualche sforzo, da parte dei sopraccitati, entusiasti, interlocutori, non farebbe male alle casse del Comune.
Mi permetto di dare un suggerimento a chi spettano le decisioni politiche-amministrative sul piano della riduzione del prelievo fiscale locale:

- sulla base di una recente sentenza della Corte di Cassazione sezione tributaria le detrazioni concesse per la “prima casa“ possono coinvolgere più appartamenti sia pure non unificati nel catasto.

Nel regolamento del Comune di Sassuolo l’appartamento costruito sulla stesso piano, di proprietà del Signor Bianchi, ma iscritto in catasto separatamente, abitato lo stesso da Bianchi che ha una famiglia numerosa, paga l’ICI.
Un intervento regolamentare sarebbe giusto.
Come è auspicabile, sempre un intervento regolamentare, a proposito di ICI e per le aree di “pertinenza” a fabbricati civili ed industriali/artigianali.
Sempre in materia di imposte locali, al fine di incentivare l’apertura di nuove attività artigianali/commerciali, sarebbe anche auspicabile una esenzione triennale da ICI, occupazione suolo pubblico e pubblicità.
Prevedere nel bilancio di previsione 2011, quantomeno di esentare dall’addizionale comunale i redditi imponibili IRPEF fino ad euro 20.000 (oggi l’esenzione è di euro 15.000 )

Mario Cardone – Direzione Provinciale PSI Modena

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